N. 15 del 1/11/1998

Imac, a meno di tre milioni la nuova proposta Apple
di Marco Mazzei


Imac è atterrato, come dice lo slogan Apple. Che dire di questo computer? Difficile dare una valutazione senza farsi influenzare dal design: "fantastico" non è un aggettivo esagerato in questo caso. Messo vicino ai modelli della serie " tradizionale" di casa Apple e, ancora di più, vicino anche al più gradevole dei personal computer Windows/Intel, l'Imac fa capire che finalmenmte è possibile abbinare bellezza e tecnologia.


MANIGLIONA

L'Imac dall'alto, con la grande maniglia per il trasporto.


Bello, originale, il computer perfetto per un salotto o uno studio. Forse non se l'arredamento è in stile Luigi XIII (o forse sì, se si amano i contrasti), ma certamente in una casa moderna e raffinata. Va bene, si penserà, ma è solo un bel soprammobile o serve anche a qualcosa? La risposta è: serve. Forse ci si potrebbe aspettare qualcosa in più in termini di prestazioni assolute, ma probabilmente non è questo il parametro in base al quale giudicare Imac.


SENZA CAVI

Il vano interno nel quale si inseriscono tutti i cavi.


Vediamo le caratteristiche: il processore è un Powerpc G3 a 233 MHz, il disco fisso è da 4 Gbyte e la Ram 32 Mbyte. Imac ha abbandonato le tecnologie classiche Apple per il collegamento delle periferiche, vale a dire Scsi e Adb (quella per il mettere "in cascata" tastiere e mouse); adesso lo standard è Usb. L'Imac ha un modem interno da 56 K, due porte Adb (mouse e tastiera ne occupano una), una porta di rete Ethernet, i classici attacchi audio. Completano la configurazione la porta a infrarossi, il lettore di Cd-Rom 32X e gli altoparlaneti stereo incorporati.


COME UN PC

La tastiera nera dell'Imac; si nota la presa Usb.


L'Imac è alloggiato in un contenitore monoblocco, dove il monitor da 15 pollici non appare eccessivamente penalizzato. I cavi sono tutti nascosti in quanto gli attacchi partono da una sola apertura da un lato (tranne quello di alimentazione che è sul retro).

Riassumendo: design eccezionale, un computer predisposto per il collegamento a Internet, con molto software in dotazione (tutto quello che serve, dall'integrato Claris Works al doppio browser, Microsoft e Netscape, e molto altro ancora).


BELLO E POSSIBILE

Eccolo visto in faccia il nuovo Macintosh.


Fatte queste premesse e pensando quindi a un sistema dal quale ci si attende facilità e non si pretende chissà quale potenza, i punti deboli sono due: nella configurazione standard manca il lettore di floppy (va bene che si può collegare a reti e a Internet, ma non sempre si può agire per via telematica) e - soprattutto - il mouse è, a dir poco, tragico.
ZIP TRASPARENTE

Arriveranno presto lo Zip e il super floppy di Imation fatti apposta per l'Imac.


Bello anche quello, con particolari da veri intenditori (anche la pallina è di due colori), ma scomodissimo da usare (è rotondo, dopo un attimo si perde la consapevolezza della posizione e si tenta di cliccare dove non c'è il tasto) e assai poco ergonomico (parola di esperto in tendiniti).
PUNTO DEBOLE

Facciamo una scommessa? Entro sei mesi il mouse rotondo sarà sostituito: è bello, ma scomodo.


Imac costa due milioni 990 mila lire. A questo prezzo, un acquisto da consigliare.

Apple Imac

Produttore Apple Computer (02-273261)

Sito www.apple.it

Prezzo 2.990.000 lire

Configurazione Processore Powerpc G3 a 233 MHz, disco fisso da 4 Gbyte, Ram da 32 Mbyte, Cd-Rom 32X, modem 56 K, porte Ethernet e infrarossi, due ingressi Usb, altoparlanti stero, ingresso e uscita audio, monitor 15 pollici, mouse, tastiera, sistema operativo Mac-Os 8.1, Claris Works, software Internet, software fax, giochi, programmi di grafica



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